VENETO, SIGLATO L'INTEGRATIVO REGIONALE DEL CONTOTERZISMO. ROTA: "SIA DA STIMOLO PER ALTRI RINNOVI”
Nella giornata del 28 luglio 2025 si è giunti in Veneto alla firma del contratto integrativo di settore. Piena soddisfazione delle Segreterie regionali di FAI CISL, FLAI CGIL e UILA UIL che dopo un percorso lungo e tortuoso sono riuscite a concludere questo negoziato in maniera più che soddisfacente. Nel corso degli ultimi anni, nonostante le difficoltà, il settore agro-meccanico è diventato sempre più centrale nelle attività di supporto al settore primario in Veneto, per cui la volontà che ha animato le Organizzazioni Sindacali e l’Associazione F.I.M.A.V è stata quella di riallacciare relazioni sindacali forti e un confronto che deve far transitare lavoratori e le imprese oltre il traguardo dell’eccellenza e della più alta qualità del lavoro. Il rinnovo del Contratto Integrativo regionale per i lavoratori e le imprese agro-meccaniche del Veneto vuole anche affrontare le sfide di carattere istituzionale con la Regione del Veneto per migliorare il settore attraverso il riconoscimento di un vero e proprio albo. I punti salienti che caratterizzano questo rinnovo sono l’aumento del salario integrativo +8% dal 1° gennaio 2025, +8% dal 1° gennaio 2026, +8% dal 1° gennaio 2027, +8% dal 1° gennaio 2028. Inoltre, è stato Introdotto premio individuale per i lavoratori e lavoratrici OTI e OTD di importo pari 0,8% della RAL. In tema di orario di lavoro è stata normata banca ore e flessibilità. In ambito formazione, per chi ne fa richiesta ulteriori permessi pari a 60 ore per formazione continua. Ulteriori parti normative del contratto sottoscritto sono state riviste e ammodernate per renderle in sintonia con il CCNL vigente e le norme che nel corso degli ultimi anni sono state introdotte.
Un commento positivo sull'accordo giunge anche dal Segretario generale della FAI CISL nazionale, Onofrio Rota, che afferma: "È una notizia molto positiva la sigla in Veneto del contratto integrativo regionale per i dipendenti delle imprese agro-meccaniche: il settore del contoterzismo rappresenta per la nostra agricoltura una leva dalle grandi potenzialità, negli ultimi anni ha contribuito a migliorare e implementare i servizi e ad ammortizzare i costi per tante imprese agricole, specialmente piccole e medie, creando nel contempo crescita e occupazione di qualità lungo la filiera. Auspichiamo dunque che questo rinnovo, che va a consolidare diversi aspetti del contratto nazionale, sia da riferimento e stimolo per sviluppare anche in questo settore una solida contrattazione di secondo livello”. “Grazie all’integrativo – sottolinea il sindacalista – i lavoratori e le lavoratrici delle imprese agro-meccaniche conquistano più formazione e un significativo aumento sul salario integrativo regionale del +8% per ogni anno di validità del contratto (2025-2028), cui si aggiungono un premio individuale dello 0,8% della Ral e una definizione più puntuale della banca ore e delle flessibilità. Ancora una volta – conclude Rota – la buona contrattazione assieme a relazioni sindacali e industriali avanzate e partecipative si dimostrano ottimi strumenti per migliorare concretamente la vita dei lavoratori e la qualità del lavoro”.